Mons. Francesco Micciché al Dott. Giacomantonio

Mons. Micciché
Carissimo e stimatissimo dottor Michele, la sua lettera al Santo Padre è un balsamo salutare per il mio cuore ferito da infami calunnie, è una dolce carezza che allevia il mio dolore e mi dà la bellissima sensazione di non essere solo e abbandonato. Alla vigilia della solennità liturgica dell’Immacolata concezione non poteva esserci per me regalo più bello. Grazie di vero cuore. La ringrazio per l’affetto, la stima, l’amicizia che mi ha sempre manifestato fin dai tempi del mio servizio pastorale nelle Isole Eolie. Il mio grazie a lei va anche per la sua fedele e intelligente collaborazione alle varie iniziative che in quel periodo assai fervido abbiamo intrapreso, iniziative che hanno avuto dei risvolti positivi non solo per le Eolie, ma anche per tutta la provincia di Messina. La nostra azione attraverso la scuola di formazione al socio-politico ha varcato allora i confini della Sicilia e ha avuto un eco nella stampa nazionale e nella televisione . Ho nostalgia di quei tempi e mii rifugio spesso nel ricordo. Le chiedo la carità di ricordarmi al buon Dio nelle sue preghiere perchè mi dia forza e coraggio di affrontare la dura battaglia della vita e mi tenga forte nella fede. L’abbraccio con affetto e di cuore la benedico, oggi celebrando la divina Eucaristia insieme a lei porterò all’altare la sua carissima moglie che dal cielo continua ad essere per lei compagna fedele e angelo buono.

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